Tour de France 2020, le speranze di Christian Prudhomme: “Mancano più di 100 giorni, ci sarà un’attesa immensa”
E ora che la Parigi-Nizza 2020 è finita, con una tappa di anticipo rispetto al programma originario, gli appassionati di ciclismo (e i corridori stessi) hanno di fronte lunghe settimane senza corse. Necessario che sia così, vista la pandemia in corso e probabilmente non ancora al massimo della sua gravità. Gli appuntamenti che sono stati cancellati dal calendario sono tantissimi ed è inevitabile guarda alle corse più in là. Rimanendo a quelle più importanti, la sorte del Giro delle Fiandre 2020, almeno nella sua data originaria (5 aprile), pare segnata. E una settimana dopo ci sarebbe la Parigi-Roubaix 2020, ma anche in questo caso lo scenario sembra fosco.
Christian Prudhomme, capo di ASO (che organizza, oltre alla Parigi-Nizza e al Tour de France, anche la Corsa delle pietre) è lapidario in tal senso: “Si stanno cancellando tutte le manifestazioni sportive di tutte le discipline. Non credo cambierà molto nel mese di aprile e la cosa ha perfettamente senso”, ha detto il direttore francese in un’intervista radiofonica riportata poi da WielerFlits. Probabilmente, quindi, la settima tappa della Parigi-Nizza, vinta da Nairo Quintana, è stato l’ultimo appuntamento ciclistico su suolo europeo per chissà quanto tempo.
Prudhomme si riallaccia alle parole del ministro dello Sport fiammingo, Ben Weyts, che aveva parlato di “senso di responsabilità” in merito alla possibilità di correre il Fiandre. “Il ciclismo non è diverso dalle altre cose”, le parole del massimo dirigente di ASO, che si dimostra più fiducioso per il Tour de France 2020, in calendario dal 27 giugno al 19 luglio. “Mancano ancora più di cento giorni alla Grand Depart. L’attesa per la corsa sarà immensa, una volta che tutte le attività saranno ripartite”.
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